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Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili

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Padova l'impronta della natura

ultima modifica 14/12/2015 15:51

improntadellanaturaPadova l'impronta della natura

l'Horto medicinale e la diffusione del sapere botanico

21 Aprile - 30 Giugno 2010
Orario: tutti i giorni 9-12, 15-18. Ingresso libero.

Per i gruppi e le prenotazioni telefonare al 0498272117 o scrivere alla biblioteca (biblioteca.ortobotanico@unipd.it).

Sono previste delle visite guidate ogni giorno alle 10.30 e alle 15.30.

In collaborazione con Centro di ateneo per i Musei e Centro di ateneo Orto botanico.


La stampa a caratteri mobili, introdotta in Europa nel Quattrocento, segna una svolta nella diffusione del sapere botanico e nella rappresentazione delle piante. Padova, l'impronta della natura racconta, attraverso quattro secoli di preziosi volumi, l'evoluzione degli studi scientifici e delle modalità di riprodurre il mondo vegetale. Sono esposti incunaboli, antichi volumi, erbari stampati tra il XV e il XVII secolo, oltre a manoscritti del Settecento. Le splendide illustrazioni testimoniano la ricerca sempre più raffinata che porta, nel tempo, a tavole di indiscutibile valore artistico. Centro di irradiazione della botanica moderna è l'Orto Botanico di Padova, espressione del nuovo metodo basato sull'osservazione diretta della natura: la sua fondazione, e la trasmissione del suo modello in tutta Europa, sono ripercorse attraverso libri e documenti. Completa la mostra una sezione sulle tecniche e gli strumenti per la composizione e la stampa.

Depliant

Locandina

Ringraziamenti

Eventi legati alla mostra

21 aprile 2010, ore 15.00 - Dimostrazione di acquerello botanico con Maria Rita Stirpe. I partecipanti sono invitati a portare pennelli e colori ad acquerello. Per informazioni: corsi@mariaritastirpe.it

15 maggio 2010, ore 9.30 - Pani, briciole, molliche fra streghe, santi, lucciole e folletti (scarica la conferenza) di Antonio Todaro.

Attraverso documenti antichi, memorie, foto storiche si percorrerà un sentiero che racconta come veniva fatto il pane, le differenze tra il pane dei contadini e quello dei ricchi e l'evoluzione dei tipi di cereali utilizzati per fare il pane: il tutto all'interno della grande tradizione locale contadina, ricordando i pani che venivano fatti in occasione delle feste. Il prof. Antonio Todaro, insegnante di scienze naturali al liceo, è stato distaccato dal Ministero della Pubblica istruzione per 5 anni dal 1989-1994 presso l'orto botanico di Padova per realizzare un'esperienza didattica della botanica nelle scuole preuniversitarie; ha concretizzato un itinerario didattico per non vedenti e ipovedenti. Ha collaborato con diversi giornali e ha partecipato alla realizzazione di alcuni audiovisivi e mostre.

20 maggio 2010, ore 15 - Il carattere della stampa di Sandro Berra

I caratteri danno forma visibile alle parole e sono i protagonisti per lo più “invisibili” dei testi a stampa. Da Gutenberg ai font dei computer, raccontano anche la storia di una ricerca estetico-artistica delle forme ideali della scrittura, per la migliore comunicazione visiva possibile. La conferenza è un rapido excursus sulla storia dei caratteri e l'occasione per conoscere da vicino alcuni caratteri che comunemente “disegnano” parole scritte nel nostro quotidiano. Sandro Berra, grafico editoriale, è coordinatore della Tipoteca Italiana, una fondazione privata che si occupa di caratteri e di tipografia. La Tipoteca promuove un Museo del carattere e della tipografia.

26 maggio 2010, ore 15 - La biblioteca e l’orto botanico di Luigino Curti

La biblioteca dell'Orto Botanico dell'Università degli studi di Padova fu fondata nel 1835 grazie alla donazione del prefetto Antonio Bonato, colto e raffinato bibliofilo, che aveva acquisito anche il ricco fondo del suo predecessore Giovanni Marsili. Lasciò in eredità anche un ricco erbario di piante dell'Orto: l'una e l'altra donazione costituiranno gli strumenti per l'avvio della scuola botanica padovana, che tanto lustro diede all'Orto patavino grazie all'attività dei successori, il florista Roberto De Visiani (1838-1878) e il micologo Pier Andrea Saccardo (1878-1915). Luigino Curti, docente di botanica sistematica e di botanica, fu prefetto dell'Orto Botanico di Padova (1989-1993). E' ora vicepresidente della biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza e responsabile della biblioteca dell'Accademia Olimpica di Vicenza. Durante l'attività universitaria si occupò di ricerche in campo floristico e fitosociologico.

Programma Saluti di Laura Tallandini, delegato del rettore per le biblioteche Interventi di Gregorio Piaia, Piero Gnan, Alessandro Minelli

Nel 1835 il Prefetto Antonio Bonato istituisce la Biblioteca dell'orto botanico, unendo il suo fondo a quello del suo predecessore Giovanni Marsili. Il fondo Marsili è il nucleo più antico riconoscibile all'interno del patrimonio della biblioteca dell'orto botanico. Giovanni Marsili, prefetto dell'Orto Botanico di Padova dal1760 al 1794, colto bibliofilo, aveva collezionato un prezioso patrimonio librario di circa 2400 opere di carattere botanico medico e letterario, quasi tutte anteriori al 1780. Fra questi alcuni incunaboli e cinquecentine, alcuni manoscritti, tra cui il codice figurato Musae De vettonica. Apulei Platonici Herbarum. De Melle seu Taxone. Sexti Placiti De animalibus .. e un codice erbario a fumo del 1784 contenente 218 piante coltivate nell'Orto patavino dal suo allievo Giovanni Crasso. Questo volume ricostruisce la parte a stampa del fondo Marsili ancora conservata presso la Biblioteca.

25 giugno 2010, ore 15 - Liquirizia: le virtù dell’antica radice dolce di Eugenio Ragazzi

 La liquirizia, ampiamente impiegata ancor oggi come dolcificante molto più potente del comune zucchero, era nota come “lenitiva e mitigativa dell’acutezza degli humori” (C. Durante, 1585). Usata sin da tempi lontani nella medicina e nella tradizione popolare per la sua azione gastroprotettiva e risolutiva delle “asprezze della canna del polmone” quando sia tenuta “a disfarsi sotto la lingua”, questa peculiare pianta possiede numerose altre azioni, confermate dalla moderna ricerca medica. Eugenio Ragazzi, laureatosi con lode nel 1982 in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova, dal 1983 afferisce al Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Padova quale docente di Tossicologia e di Farmacognosia. La sua attività scientifica, documentata da oltre 260 pubblicazioni e tre libri dedicati alla didattica in ambito farmacognostico, è rivolta allo studio dei meccanismi molecolari d’azione di composti naturali e di sintesi nel campo della farmacologia cardiovascolare, urologica e chemioterapica antitumorale.

Tutti gli eventi si terranno presso l’Aula Emiciclo in via Orto Botanico 15